Word Cloud 5C

Coding in classe: piccoli programmatori crescono!


Ecco la galleria di immagini dei bambini al lavoro in un momento dedicato al coding in classe (l’ultima è un video).

Alcuni si dedicano alla progettazione manuale di avatar personalizzati con i mattoncini Lego, realizzano poi in pixel art l’immagine con il tablet con app specifiche e trasferiscono via cloud l’immagine sul computer della LIM di classe.

In un secondo intervento la replicheranno sul quaderno attraverso il cosiddetto coding unplugged, ossia senza mezzi tecnologici e senza doversi connettere a internet.

Altri bambini si dedicano alla  programmazione con i blocchi alla LIM con i corsi online forniti da code.org

Abbiamo poi allestito la zona digitazione testi al computer con Word.

Insomma: Coding a scuola in varie forme, unplugged e via web: piccoli programmatori crescono!

Ricci autunnali

Ecco i nostri ricci autunnali fatti insieme alla maestra con una sagoma, stampata, ritagliata e colorata e con tante belle foglie raccolte intorno alla scuola.

The Halloween Paper Pumpikin: le zucche di carta!

Ecco un altro lavoretto di Halloween: The Paper Pumpikin, zucche di carta!

È stato impegnativo, ma ce l’abbiamo fatta.

The Halloween Paper Witches

Ecco i nostri lavoretti per Haloween: streghette di carta, legno e feltro!

Trick or treat,

Smell my feet,

Give something

Good to eat!

Ecco il video:

Il filmato originale:

Visita alla mostra fotografica Icons di Steve McCurry al Museo Civico di Sansepolcro

Siamo stati a visitare la mostra fotografica di Steve McCurry e ci è piaciuta molto!

Ecco le nostre Foto:

Descrizione della mostra:

Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo di guardare il nostro tempo. 

La mostra “Steve McCurry Icons” raccoglie in circa 100 scatti l’insieme e forse il meglio della sua vasta produzione, per proporre ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini. A partire da alcuni scatti, gli unici in bianco e nero, realizzati tra il 1979 e il 1980 nel suo primo reportage in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica.

Dall’ Afghanistan veniva anche Sharbat Gula, la ragazza che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.

Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, fino al Brasile: con le sue foto Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.

Con le sue foto ci consente di attraversare le frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. La mostra inizia infatti con una straordinaria serie di ritratti e si sviluppa tra immagini di guerra e di poesia, di sofferenza e di gioia, di stupore e di ironia.